Proclamazione del Beato Talamoni

a Patrono della Provincia di Monza e della Brianza

DECRETO

Il clero e il popolo cristiano della Brianza e di Monza, suo capoluogo, nella regione Lombarda onorano con venerazione incessante la memoria del Beato presbitero Luigi Talamoni. Egli, fedele alla vocazione di educatore dei giovani, visse il ministero con somma dedizione e attiva condivisione delle travagliate vicende della sua epoca e fondò la Congregazione delle Suore Misericordine di San Gerardo, offrendo un esempio mirabile di semplicità, di zelo, di fede.

Pertanto, l’Eminentissimo e Reverendissimo Signor Cardinale Dionigi Tettamanzi, Arcivescovo di Milano, accogliendo il desiderio comune del clero e dei fedeli, ha approvato la scelta del Beato Luigi Talamoni come Patrono celeste della Provincia di Monza e Brianza e, con lettera del 9 settembre 2009, ha posto istanza a questa Congregazione affinché tale scelta e approvazione venisse confermata secondo la vigente normativa sui Patroni.

Ora, in forza delle particolari facoltà attribuitele dal Sommo Pontefice Benedetto XVI, la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, accogliendo quanto sopra esposto e acconsentendo alle richieste, conferma il Beato Luigi Talamoni, presbitero, come Patrono presso Dio della Provincia di Monza e Brianza, secondo quanto prescritto ai numeri 3 e 4 nelle Normis de Patronis constituendis, con i relativi conseguenti diritti e privilegi liturgici, secondo le rubriche.

Nonostante qualunque disposizione contraria.

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Dalla sede della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, 1 ottobre 2009, nella memoria di Santa Teresa di Gesù Bambino, vergine e dottore della Chiesa 
 


 

Omelia nella solenne Santa Messa, nella festa del Beato Luigi Talamoni, patrono della nuova Provincia di Monza e Brianza alla presenza delle Autorità civili e militari 

 

Carissimi,
a tutti e a ciascuno di voi rinnovo il mio saluto cordiale con l’augurio che la grazia e la pace del Signore Gesù riempiano sempre il vostro cuore e la vostra vita. E’ un saluto e un augurio che si collocano in un particolare contesto di gioia spirituale, quale ci è offerta dalla solenne celebrazione eucaristica nella memoria del beato Luigi Talamoni, che ora la Chiesa – su nostro desiderio e richiesta - si è benignamente degnata di nominare patrono della nuova Provincia di Monza e Brianza.
Naturale allora – e insieme quanto mai gradita - in questa nostra numerosa assemblea liturgica si fa la presenza delle varie Autorità, dei sindaci e degli amministratori della Provincia, che muove ormai con decisione i suoi passi al servizio del bene comune di tutti gli abitanti di questa popolosa e vivace porzione di terra lombarda.
In questo cammino, che tutti ci coinvolge pur nella diversità delle competenze, dei ruoli, dei compiti e delle responsabilità, possiamo godere della luce, della guida e dell’energia che ci vengono dalla parola di Dio che abbiamo ascoltata e che ora vogliamo brevemente meditare, soffermandoci in particolare su alcuni aspetti della nostra vita sociale...

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Dionigi card. Tettamanzi - Arcivescovo di Milano, Duomo di Monza – 3 ottobre 2009 
 


 
Il Beato Talamoni

Dall'introduzione di Angelo Longoni di una recente pubblicazione

Dalla lettera di san Giacomo apostolo

"Che giova, fratelli miei, se uno dice di avere la fede ma non ha le opere?
Forse che quella fede può salvarlo?
Se un fratello o una sorella sono senza vestiti e sprovvisti del cibo quotidiano
e uno di voi dice loro: “Andatevene in pace, riscaldatevi e saziatevi”,
ma non date loro il necessario per il corpo, che giova?
Così anche la fede: se non ha le opere, è morta in se stessa.
Vedete che l’uomo viene giustificato in base alle opere e non soltanto in base alla fede.
Infatti come il corpo senza lo spirito è morto, così anche la fede senza le opere è morta."

“Il nostro partito! Per la verità, mi scotta la lingua, né mai vorrei che simile voce uscisse dalle mie labbra, memore del rimprovero apostolico: forse che Cristo è diviso?”.
E quando i rintocchi della campana dell’arengario convocano i consiglieri comunali per la seduta, don Luigi raccoglie di botto i suoi libri, chiude la lezione e saluta i suoi studenti: “Vado in Comune a compiere il mio dovere di sacerdote e di cittadino e sono pronto a tutte le battaglie per la tutela e la difesa dei diritti della mia madre, la Chiesa”. Per lui, anche questo era cura d’anime...

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